Ci sono ricorrenze che hanno un suono diverso, che richiedono parole
L'8 marzo è un giorno di questi...e così, è da qualche giorno che pensiamo a quello che oggi avremmo potuto e voluto scrivere,
oggi che dentro al cuore ballano tante emozioni e sentimenti differenti :
ballano sorrisi e lacrime, rabbia e gioia, ballano incertezze, domande e speranze, dentro ballano ricordi e futuro
oggi, 8 marzo, è difficile scrivere, perché rischia di sembrare anacronistico, ma purtroppo non lo è,
no
non lo è .
e così scriviamo, senza sapere se il nostro scrivere saprà seguire un filo logico, scriviamo per dire grazie e per amore...per i ricordi e per il futuro
oggi, se chiudiamo gli occhi, la nostra mente vola indietro nel tempo e sfiora un nonno che regalava mimose, ed un babbo che con un timido sorriso diceva "Auguri", donandoci un bacino e un cucumello o un rametto di fior di pesco…
sfiora due uomini semplici ed enormemente enormi perché sapevano amare. Amare con rispetto le loro donne e le loro figlie. amare guardandoci negli occhi.
oggi, se chiudiamo gli occhi sfioriamo le nostre nonne e le nostre mamme che hanno saputo e voluto guardare negli occhi quei loro uomini, con orgoglio e amore, perché compagni, ed in quella parola, COMPAGNI, si nascondeva tutto, non serviva altro.
alle nostre nonne, alle nostre mamme e a noi non serviva altro, quegli uomini erano UOMINI, e COMPAGNI.
Si discuteva senza abbassare gli occhi, si teneva la schiena diritta nelle divergenze di pensiero, si lottava per quelle divergenze, ma non si lottava per essere rispettate. Quegli uomini hanno saputo insegnarci a lottare perché le nostre idee venissero accettate, NON la nostra natura.
ci hanno insegnato che il nostro corpo ci appartiene, che non siamo cose da avere, ma persone con le quali camminare, discutere, pensare.
ci hanno insegnato che nessuna gonna corta o nessun trucco sono autorizzazioni non scritte ad abusare di noi.
Quegli uomini hanno saputo starci vicino con un fiore, un cavallo, o nel silenzio,accompagnandoci lungo la vita indicandoci la strada, amandoci anche se poi la nostra strada sarebbe stata un' altra.
quegli UOMINI hanno saputo insegnarci cos'è l'AMORE,
NON ci hanno mai insegnato quale fosse il nostro ruolo,
mai detto quale fosse il nostro posto da occupare,
mai fatto credere che fossimo cose da gestire o guidare,
mai fatto pensare di essere inferiori a loro, diverse, ma non inferiori,
mai fatto credere che non avremmo potuto fare quello che il nostro cuore desiderava,
mai fatto credere che avremmo avuto bisogno di un uomo per sopravvivere, ma solo per condividere,
mai fatto credere che l'amore potesse essere viola tumefatto.
oggi pensiamo a loro, il nostro passato, ai nostri ricordi bellissimi, al nostro sangue
e
pensiamo al futuro, al domani,
pensiamo a tre anime bellissime, pensiamo a voi, CARLO, MARTA, LICIA
pensiamo a questo nostro sangue che cammina nel mondo.
e le lacrime ora solcano il viso perché nei vostri occhi rivediamo i loro, e siamo incredibilmente orgogliose di voi,
voi che sapete camminare a schiena diritta, che sapete guardare diritto negli occhi,
voi che non avete paura di piangere ed essere fragili,
imprecare l'universo, e osservare un fiore con meraviglia,
a voi che sapete arrabbiarvi se vedete un'ingiustizia, a voi che non avete paura delle vostre idee,
che sapete fare una carezza e stringere la mano in un pugno chiuso,
che credete che non ci siano ruoli da occupare ma obbiettivi da raggiungere,
voi che sapete cos'è l'AMORE
voi che ci fate credere che un altro mondo è possibile, perché voi siete quel mondo
oggi pensiamo a voi e vorremmo con tutto il cuore avervi al nostro fianco, vorremmo camminare con voi, ora più che mai, perché possiate insegnare al domani ad AMARE con la schiena diritta, con rispetto. come COMPAGNI .
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se di quà sei passato e un leggero pensiero vuoi lasciare,
sussurra le tue parole al vento,
le fate lo sentiranno....