le fatescappate




Le fate scappate è un piccolo mondo tra montagne e boschi incantati dove,con carte,stoffe,perline e merletti ,le fate danno vita ad allegre magie...


Montese.Modena.Italy

mercoledì 30 luglio 2014

immaginando un sole che non sia di cartone

fai della tua vita un sogno,
e di un sogno,
una realtà
  
 anche quando il nostro diario non viene scritto,
anche quando sembriamo sparite nell'etere
...
noi Fate, leggere,
 nell'aria voliamo
...
e se prestate attenzione,
e se nella notte compare un viso stupito e gioioso,
ecco,
forse siam noi
...

 

e noi, 
sabato,
eravamo a Marano di Vergato,
all'EcoFesta,
con il nostro piccolo banco itinerante

 

e con noi,
 c'erano tutti i nostri lavoretti
di carta,ferro e straccetti,
tutti dedicati al riciclo,al recupero
e all'immaginare un sole
che non sia di cartone
...












ed ora
che l'EcoFesta è finita
i nostri cippi cioppi









attendono il sole 


al riparo,
nel nostro piccolo angolo di mondo












 e se guardate attentamente,
forse,
ci vedrete anche là,
sotto la pioggia,


gioiose,
ad inventare una nuova magia....


magari,
chissà,
il sole tornerà....



lunedì 21 luglio 2014

genova 2001 : 13 anni fa



Genova, 20 luglio 2001

E' passato un anno da quando vi abbiamo raccontato la storia di quei due ragazzi,
di quei due ragazzi e del loro primo viaggio insieme.


 Ne son passati 13, 
da allora,
da quando,
 con una Panda bianca ed uno zaino pieno di sogni e limoni, 
partirono per quella città sul mare...

13 anni

oggi,
 se quei due ragazzi si guardano allo specchio
tra i capelli vedon fili d'argento
e sul viso i segni lasciati dai 
troppi sorrisi
dai tanti sogni


13 anni

ed uno zaino,
ancora
 vicino alla porta,
ancora pronto
13 anni 

ed ancora nel cuore e nei piedi
quelle parole
:
"un altro mondo è possibile, 
senza se e senza ma "

 parole 
che hanno continuato a cantare
ogni giorno 
da allora,
nelle loro giornate 
aggrappati al loro zaino,
sulle Valli tra i monti,
e nelle città 
.

..

13 anni

ed uno zaino,
ancora
 vicino alla porta,
ancora pronto

con dentro ancora sogni da sognare,
ed altre strade da percorrere

13 anni 
ed uno zaino di storie da raccontare,
ancora,
per non dimenticare



quel che accadde in un giorno di luglio,
in quella città sul mare
13 anni fa
:


" Caro Jack, ti racconto una storia che mi è capitata questa estate.
Mio padre mi ha lasciato partecipare alla manifestazione contro il G8 dietro mia stressante richiesta.
Gli ho ricordato la mia promozione in quinta con la media dell'8, gli ho promesso di non chiedergli soldi fino a ottobre, e lui alla fine ha ceduto.
A Genova ho conosciuto Martin, un ragazzo tedesco. Ha gli occhi marini, Jack, e io ci annegavo dentro. Martin ha 25 anni, è di Francoforte. Mi ha parlato molte volte, in un inglese sdrucciolo, secco, delle stesse cose di cui mi parli tu, in un modo molto simile, e ogni tanto ci sparavamo in faccia un titolo di uno dei tuoi dischi della vita, e cantavamo insieme. Durante quei giorni a Genova mi innamorai di lui così perdutamente, che decisi di regalargli la 'mia prima volta'.
Manifestammo, cantando canzoni dei Beatles e di Manu Chao con le mani dipinte di bianco.
C'erano ragazzi da ogni parte del mondo. Scandivano slogan contro i talebani, Jack, noi per primi, perché lo avevamo sentito, anche da te. Dentro la zona rossa però, la parola talebani, non arrivava. Quegli otto signori, che io rispetto e che ancora con forza considero i miei rappresentanti, non ci ascoltavano.
Mio padre tenne un diario in quel primo giorno di G8, Jack. Te ne trascrivo una piccola parte.

"... E gli scontri per fortuna tardano ad arrivare...
                Giorgiana, ho paura "

Jack io so che tu sai perché mio padre mi ha chiamata così... Ma io ero al sicuro.
Il giorno dopo mio padre mi raccontò al telefono degli scontri, però io non ci pensavo.
Ero capitata in posti sempre tranquilli. Martin mi guidava. Sapeva tutto della città, e capiva con uno sguardo se era il caso di muoversi in una strada o in un vicolo. Non ci è successo mai nulla.
L'ultima sera mangiammo pizza seduti sul marciapiede e andammo a dormire insieme in una 
scuola-ricovero. Allungammo i nostri sacchi a pelo nell'angolo più buio del corridoio.
c'erano candele accese, i ragazzi fumavano e chiacchieravano in quel nuovo esperanto che abbiamo inventato in questi anni; parlavano di Carlo, parlavano del futuro. Io e Martin ci baciammo a lungo, quella sera. Mi spogliai nel sacco a pelo e mi diedi a lui, perdutamente, al suono delle chitarre.
E poi, a un tratto, arrivò la Polizia. "

 TRATTO DA:

lettera di Giorgiana -

Jack l'uomo della Folla Diego Cugia  Strade Blu      
-RaiEri-  Mondadori
















silenzio e casine : Montese nel cuore



in questo piccolo angolo di mondo ne capitan tante di cose,
anche quando tutto sembra silenzioso
...


silenzioso????????

no, è vero,
silenzio da queste parti se ne sente poco :
le chiacchiere
spesso
 scaldan l'aria,
e fanno ballare i sorrisi
...


figuratevi poi
 se tre fatine-streghine inventan un giorno bellezza






ed un piccolo folletto decide di suonar il bongo
cosa può accadere
...


o se,
 in un pomeriggio di luglio
dal sole incerto
si gioca alla soffitta,
immaginando di trovar il baule della nonna
e  
si provan cappelli,






e da questo immaginario silenzio
ecco che spuntan tra le mani
 nuovi orecchini di carta






tanti piccoli ritaglini si fan casine piccine picciò,
le piccole casine delle fate






montese nel cuore