le fatescappate




Le fate scappate è un piccolo mondo tra montagne e boschi incantati dove,con carte,stoffe,perline e merletti ,le fate danno vita ad allegre magie...


Montese.Modena.Italy

martedì 15 dicembre 2015

Sempre oggi, o meglio...ora


  Perché ferme non sappiamo stare,
Perché sempre dobbiamo giocare
e
sognare
e
volare

perché
in fondo,
nemmeno tanto in fondo,
forse giusto dietro alla prima ruga,
siam bambine


Q







Piccole collane,
Piccole parole,
Piccole rose

immaginate 

per il nostro caro amico
 dai capelli color del grano

Immaginate per un 
Piccolo Principe
Per le bambine
 che eravamo ed ancora siamo

Oggi : martedi





Oggi : martedì

...
Siamo partite,
con il nostro nero destriero,
un pochino in ritardo,
questa mattina,
ma 
quando siamo partite eravamo 
desiderose e curiose 
di andare
per cercare uno sfizioso bottino
da portare nel nostro piccolo angolo di mondo,sui monti,
per Natale
...

...
lo sfizioso bottino
lo abbiamo trovato,
domani ve lo sveleremo

...
Ma abbiamo incontrato anche altro
:
abbiamo incontrato parole,
aggrappate ai monti,
Parole
che 
suonavano 
grida











parole che anche oggi ripetiamo
:


Oggi che è martedì,

Oggi 

Oggi 
che
da questo diario,
abbiamo bisogno di salutare un vecchio Compagno
che 
oggi
 ci ha salutato

Quel vecchio Compagno
che 
quando 
noi eravamo poco più che bambine,
da una piazza 
ci ha insegnato a sognare un sogno enorme
con la sua 
dura tenerezza
ci ha insegnato la coerenza ,
nonostante tutto,
la coerenza
e
La Resistenza


Ciao Compagno


oggi

lunedì 14 dicembre 2015

Solo immagini per raccontare



Solo immagini,
oggi,
per raccontare
di
mani,
candele,
cannella
e
bastoncini
:
profumo e bagliori
che solleticano la nostra fantasia
trasformandosi 
in piccoli centrotavola
dal sapore
 un po' rustico
e
un po' romantico















domenica 6 dicembre 2015

Promesse e sogni



L'ora è tarda,
ma una promessa 
è una promessa
...




E così,
anche se,
le parole saranno poche,
manteniamo
la nostra promessa
:
un pizzico di magia
lieve lieve
che 
brilla di ricordi e sogni,
piccoli oggettini ritrovati
O
riscoperti
s'incontrano per raccontare di un'amicizia,
di un amore sbocciato
o
di una notte speciale,
la più speciale
:
la notte di Natale



Un lieve scintillio
che danza tra 
ricordi e promesse
:
le nostre scatoline dei sogni

...

Sogni,
 a tutta la notte,
bei sogni!





giovedì 3 dicembre 2015

Un diario e la tv.....




Tutti i giorni,
lo stesso 
giorno
:
la sveglia, il caffè, i bambini da svegliare,
ed 
i kilometri da fare per iniziare a produrre,
a lavorare

...
Tutti i giorni lo stesso giorno,
5giorni che si ripetono,
quasi uguali a sé stessi,
tutti i giorni lo stesso 
...

8 ore
in piedi,
o
a sedere,
sempre quel gesto,
quasi sempre lo stesso
:
una vite, un cablaggio,
un collaudo
o
vernice da spruzzare,
8 ore
in piedi,
o
a sedere
...
sempre quel gesto,
quasi sempre lo stesso

tutti i giorni lo stesso

A volte ti fermi a pensare se sei ancora un uomo
 o
 se sei diventato anche tu 
uno strumento,
od un numero
...
già,
anche tu un numero

ma era un pensiero,
un pensiero che come è venuto
via se ne va.

Tutti i giorni lo stesso

la senti la schiena che fa male,
le senti e caviglie gonfiarsi,
ti accorgi delle mani indolenzite,
te ne accorgi,
come ti accorgi 
di quel sole 
che poche ore fa sorgeva
là dietro al monte
ora tramonta

Te ne accorgi 
nel cuore la  senti a malinconia 
per quel giorno trascorso,
al chiuso in quella fabbrica
Te ne accorgi
e
nel cuore lo senti l'orgoglio
la senti la soddisfazione
di quel giorno trascorso a fare il tuo mestiere,
il tuo dovere

Te ne accorgi,
ma poi il pensiero come è venuto
via se ne va
...
suona la sirena
ed 
hai la tua libertà

un saluto ai colleghi,
magari
 un the o due chiacchiere con e amiche,
la spesa da fare,
i bambini da passare a prendere,
la cena da preparare
quella montagna di panni da stirare

...

Tutti i giorni lo stesso,
uguali a sé stesso

...

E mentre la vivi,
quella tua libertà
per radio od in tv,
tra una canzone ed un film,
le senti 
le notizie,
le vedi in tv

Una guerra,
la borsa che sale e poi scende,
quel tizio che è scappato laggiù

Una fabbrica in crisi,

La cassa integrazione,

Una fabbrica che chiude,
che
anche lei se ne fugge 
per non tornare più

Scioperi,
cortei,
presidi e falò

Gente che urla,
si arrabbia

Gente che piange
Gente che lotta perché un futuro non c'è più

Immagini astratte,

Veloci,

notti d'inverno davanti ai falò

per scacciare lupi e paure

per dire ce la farò

...

E per un attimo ti fermi,
la guardi quella gente,
la guardi in tv

Per un attimo ti fermi
e
 pensi
povera gente,
così non si può più,
non può essere,
LA GENTE NON È NUMERI

ma poi,
ilbpensiero come è venuto 
via se ne va,
e
 torni a vivere la tua libertà,
i piatti da lavare,
i bambini da mettere a dormire,
quella montagna di panni ancora da stirare
...
Sì,
come è venuto via se ne va
magari,
se mi sbrigo,
magari,
chissà,
 ci sarà anche il tempo per una birra 
giù al bar


perché domani si ricomincia,
di nuovo,
un nuovo giorno
uguale ad oggi,
uguale a se stesso

Tornerò là,
in quella fabbrica
quasi bella
tra i monti dell'Appennino
 ed
 il fiume 
quando la sirena,
invitandoci ad entrare,
 nella valle risuonerà
Io ci sarò,
prontoba lavorare,
sì,
perché
 lavorando potrò 
pagare 
le rate del mutuo,
dell'auto,
l'asilo dei bambini,
ed 
immaginare
il futuro
magari
chissà
....
Sì,
forse,
anche oggi 
mi fermerò per un attimo a pensare
 al sole, alle ore che passano,
ai numeri e a quella gente in tv

 Un attimo solo,un pensiero veloce
Un giorno che in fondo
anche oggi è uguale a sé stesso

...
Oggi no
Oggi no
Oggi no
...

C'è assemblea,
oggi
...

Non va molto bene,
è da un po' che siamo in cassa,



anche noi siamo in cassa integrazione,
ed 
oggi c'è assemblea
...


243 esuberi,

neanche le citano le persone,
solo un numero,
ed
una parola 
dura,che fa male

E se per caso, se per errore
 le citano,
le persone,
le elogiano,
certo,

Elogi
e persone 
come rami secchi,
da tagliare




E lo senti il nodo alla gola,
la senti a paura,
la senti e la vedi 
negli occhi di chi ti è accanto, 
ti guardi attorno, 
in cerca di quei 
243 rami
243 numeri

Ti guardi e pensi

Io no,
Non io,
Non il mio futuro

Per un attimo soltanto,
però,
perché poi senti nascere dentro qualcosa,
e
lo vedi negli occhi di chi ti è accanto,
di chi ti è difronte,
negli occhi lo vedi sbocciare

Paura che diventa coraggio
Disperazione che diventa forza
Solitudine che diventa unione
E
Numeri tornano persone,
uomini e donne
:
Persone

E con le lacrime agli occhi ti senti più forte
E ti organizzi

Tu,
che non l'avevo mai fatto
...



Scioperi, cortei, manifestazioni
e
falò


Mamma,mi tieni i bambini?
Tu porti le sedie,
io la tenda,la brandina,
fa freddo,io porto il piumone

Ed io,
io l'albero,
sì l'albero di Natale

...

sì perché i giorni hanno smesso di essere uguali,


a poco più di venti giorni da Natale.








Sì,
ti organizzi e vai a presidiare il tuo futuro in quella fabbrica
tra i monti dell'Appennino ed il fiume

Ti organizzi 
passi la notte davanti al falò


che ora è il tuo,
E passano le ore, 
ora diverse,
tra un vin brulè,una partita a carte
come una volta,
davanti al fuoco,
con storie da raccontare e sogni ancora da sognare,
come quando si andava a veglia,
come facevano i nostri nonni ed i nostri padri,
ma 
ora la veglia è diversa 
ed i racconti,
tutti i racconti cadono 
nel silenzio
 nel freddo

E
 quel numero ,
243
risuona

Sempre,
mentre fissi la fiamma,
mentre sorridi
tagli quei rami,

spezzati dalla neve

243

Già,
oggi è un giorno diverso


Le ore, i monti 

ed
 il sole 
lo sembrano

Tutto è diverso,
anche ora,
ora
che stanno arrivando tutti,arrivano tutti,
ma
 oggi non ci saranno cartellini da timbrare

Arrivano tutti

Chi porta un caffè,le paste,
un termos di the

E poco importa se c'è ancora quella montagna di panni da stirare,
Oggi è diverso,

Oggi siamo qui per lottare,
per credere ancora in un domani

Tutti per sperare

in un futuro,
un
domani,
di persone
e
di lavoro


No,
Oggi
È
Diverso




Oggi è arrivata la tv



Perché 
Oggi è di noi 
Che si parla in tv




Un giorno di presidio alla Saeco 
da domani,lo giuriamo,torneremo a raccontarvi di magia,


almeno per un po'


E per credere in un giorno diverso
 non 
uguale
a questo oggi troppo uguale a se stesso