Tutti i giorni,
lo stesso
giorno
:
la sveglia, il caffè, i bambini da svegliare,
ed
i kilometri da fare per iniziare a produrre,
a lavorare
...
Tutti i giorni lo stesso giorno,
5giorni che si ripetono,
quasi uguali a sé stessi,
tutti i giorni lo stesso
...
8 ore
in piedi,
o
a sedere,
sempre quel gesto,
quasi sempre lo stesso
:
una vite, un cablaggio,
un collaudo
o
vernice da spruzzare,
8 ore
in piedi,
o
a sedere
...
sempre quel gesto,
quasi sempre lo stesso
tutti i giorni lo stesso
A volte ti fermi a pensare se sei ancora un uomo
o
se sei diventato anche tu
uno strumento,
od un numero
...
già,
anche tu un numero
ma era un pensiero,
un pensiero che come è venuto
via se ne va.
Tutti i giorni lo stesso
E
la senti la schiena che fa male,
le senti e caviglie gonfiarsi,
ti accorgi delle mani indolenzite,
te ne accorgi,
come ti accorgi
di quel sole
che poche ore fa sorgeva
là dietro al monte
ora tramonta
Te ne accorgi
e
nel cuore la senti a malinconia
per quel giorno trascorso,
al chiuso in quella fabbrica
Te ne accorgi
e
nel cuore lo senti l'orgoglio
la senti la soddisfazione
di quel giorno trascorso a fare il tuo mestiere,
il tuo dovere
Te ne accorgi,
ma poi il pensiero come è venuto
via se ne va
...
suona la sirena
ed
hai la tua libertà
un saluto ai colleghi,
magari
un the o due chiacchiere con e amiche,
la spesa da fare,
i bambini da passare a prendere,
la cena da preparare
e
quella montagna di panni da stirare
...
Tutti i giorni lo stesso,
uguali a sé stesso
...
E mentre la vivi,
quella tua libertà
per radio od in tv,
tra una canzone ed un film,
le senti
le notizie,
le vedi in tv
Una guerra,
la borsa che sale e poi scende,
quel tizio che è scappato laggiù
Una fabbrica in crisi,
La cassa integrazione,
Una fabbrica che chiude,
che
anche lei se ne fugge
per non tornare più
Scioperi,
cortei,
presidi e falò
Gente che urla,
si arrabbia
Gente che piange
Gente che lotta perché un futuro non c'è più
Immagini astratte,
Veloci,
notti d'inverno davanti ai falò
per scacciare lupi e paure
per dire ce la farò
...
E per un attimo ti fermi,
e
la guardi quella gente,
la guardi in tv
Per un attimo ti fermi
e
pensi
povera gente,
così non si può più,
non può essere,
LA GENTE NON È NUMERI
ma poi,
ilbpensiero come è venuto
via se ne va,
e
torni a vivere la tua libertà,
i piatti da lavare,
i bambini da mettere a dormire,
e
quella montagna di panni ancora da stirare
...
Sì,
come è venuto via se ne va
e
magari,
se mi sbrigo,
magari,
chissà,
ci sarà anche il tempo per una birra
giù al bar
perché domani si ricomincia,
di nuovo,
un nuovo giorno
uguale ad oggi,
uguale a se stesso
Tornerò là,
in quella fabbrica
quasi bella
tra i monti dell'Appennino
ed
il fiume
e
quando la sirena,
invitandoci ad entrare,
nella valle risuonerà
Io ci sarò,
prontoba lavorare,
sì,
perché
lavorando potrò
pagare
le rate del mutuo,
dell'auto,
l'asilo dei bambini,
ed
immaginare
il futuro
e
magari
chissà
....
Sì,
forse,
anche oggi
mi fermerò per un attimo a pensare
al sole, alle ore che passano,
ai numeri e a quella gente in tv
Un attimo solo,un pensiero veloce
Un giorno che in fondo
anche oggi è uguale a sé stesso
...
Oggi no
Oggi no
Oggi no
...
C'è assemblea,
oggi
...
Non va molto bene,
è da un po' che siamo in cassa,
anche noi siamo in cassa integrazione,
ed
oggi c'è assemblea
...
243 esuberi,
neanche le citano le persone,
solo un numero,
ed
una parola
dura,che fa male
E se per caso, se per errore
le citano,
le persone,
le elogiano,
certo,
Elogi
e persone
come rami secchi,
da tagliare
E lo senti il nodo alla gola,
la senti a paura,
la senti e la vedi
negli occhi di chi ti è accanto,
e
ti guardi attorno,
in cerca di quei
243 rami
243 numeri
Ti guardi e pensi
Io no,
Non io,
Non il mio futuro
Per un attimo soltanto,
però,
perché poi senti nascere dentro qualcosa,
e
lo vedi negli occhi di chi ti è accanto,
di chi ti è difronte,
negli occhi lo vedi sbocciare
Paura che diventa coraggio
Disperazione che diventa forza
Solitudine che diventa unione
E
Numeri tornano persone,
uomini e donne
:
Persone
E con le lacrime agli occhi ti senti più forte
E ti organizzi
Tu,
che non l'avevo mai fatto
...
Scioperi, cortei, manifestazioni
e
falò
Mamma,mi tieni i bambini?
Tu porti le sedie,
io la tenda,la brandina,
fa freddo,io porto il piumone
Ed io,
io l'albero,
sì l'albero di Natale
...
sì perché i giorni hanno smesso di essere uguali,
a poco più di venti giorni da Natale.
Sì,
ti organizzi e vai a presidiare il tuo futuro in quella fabbrica
tra i monti dell'Appennino ed il fiume
Ti organizzi
e
passi la notte davanti al falò
che ora è il tuo,
E passano le ore,
ora diverse,
tra un vin brulè,una partita a carte
come una volta,
davanti al fuoco,
con storie da raccontare e sogni ancora da sognare,
come quando si andava a veglia,
come facevano i nostri nonni ed i nostri padri,
ma
ora la veglia è diversa
ed i racconti,
tutti i racconti cadono
nel silenzio
e
nel freddo
E
quel numero ,
243
risuona
Sempre,
mentre fissi la fiamma,
mentre sorridi
o
tagli quei rami,
spezzati dalla neve
243
Già,
oggi è un giorno diverso
Le ore, i monti
ed
il sole
lo sembrano
Tutto è diverso,
anche ora,
ora
che stanno arrivando tutti,arrivano tutti,
ma
oggi non ci saranno cartellini da timbrare
Arrivano tutti
Chi porta un caffè,le paste,
un termos di the
E poco importa se c'è ancora quella montagna di panni da stirare,
Oggi è diverso,
Oggi siamo qui per lottare,
per credere ancora in un domani
Tutti per sperare
in un futuro,
un
domani,
di persone
e
di lavoro
No,
Oggi
È
Diverso
Oggi è arrivata la tv
Perché
Oggi è di noi
Che si parla in tv
Un giorno di presidio alla Saeco
da domani,lo giuriamo,torneremo a raccontarvi di magia,
almeno per un po'
E per credere in un giorno diverso
non
uguale
a questo oggi troppo uguale a se stesso
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se di quà sei passato e un leggero pensiero vuoi lasciare,
sussurra le tue parole al vento,
le fate lo sentiranno....