le fatescappate




Le fate scappate è un piccolo mondo tra montagne e boschi incantati dove,con carte,stoffe,perline e merletti ,le fate danno vita ad allegre magie...


Montese.Modena.Italy

giovedì 19 marzo 2020

Le mie querce








Oggi
   Le mie querce 




Oggi è la festa del papà.
Oggi torniamo a scrivere dopo tantissimo tempo.
Sono successe tante cose dall'ultima volta che lo abbiamo fatto
alcune incredibilmente belle, altre meno .
8 mesi e qualche giorno fa è arrivato Guido.
Quando  abbiamo scoperto che una vita era in viaggio in noi, non abbiamo avuto dubbi, fosse stato stregone ,sarebbe stato un Guido.
Noi abbiamo avuto due persone enormi a farci da babbo.
Una,
il nostro Babbo e il suo nome lo veste già Carlo
l'altra il nostro Nonno Guido
Dei nostri due babbi vi abbiamo già parlato tante volte, ma oggi abbiamo bisogno di parlarne ancora
...
I nostri due babbi ci hanno insegnato una cosa bellissima: l'amore ...
l'amore che parla attraverso gli occhi, le parole, i sorrisi e le mani.
Il nostro meraviglioso nonno era nato nel 1910
Fu chiamato alle armi e dovette partire lasciando a casa una bimba piccola, nostra mamma...nel '42 ebbe un breve congedo,
era nata la sua seconda bambina, la zia Gabriella...qualche giorno per abbracciare le sue due bambine e ripartire...qualche giorno e poi nuovamente via con il cuore stretto in un magone e via.
Nuove strade si sarebbero srotolare sotto ai sui piedi, tanti paesi e troppe cose brutte avrebbero visto nuovamente i suoi occhi.
Venne catturato in un paese del nord Europa .. venne fatto prigioniero..
Poi trasferito in un campo di lavoro.
I suoi occhi videro la bassezza dell'uomo..ma nel suo cuore le sue bambine continuarono a farlo sperare.
E non si arrese e, con quel cuore sorridente, ordinò alle mani di giocare..e nella mente iniziò a raccontarsi una favola: quel brutto sarebbe finito
:
Si improvvisò falegname, barbiere maniscalco.. fece di tutto,di tutto pur di tornare..
 ci credette tanto in quella favola di legno , ferro, forbici e colori. Ci credette con il cuore con la mente e  con i sorrisi..ci credette così tanto da non pensare a nulla se non alla sua famiglia, alle sue bambine..ci credette follemente.
La guerra finì
Lui arrivò a casa dopo tanti mesi, nessuno oramai ci credeva più:
erano già tornati tutti,
i vivi erano tornati tutti,oramai.
poi in una mattina calda l'Arduina arrivò corredo dalla nonna: " Ghe  Guido...ghe Guido!!"
Nessuno credeva più nelle favole, dopo la guerra.
.ma il nonno non ha mai smesso di crederci..
E a piedi è tornato dalle sue bambine e dalla sua donna
E  nemmeno dopo ha smesso di crederci.
Mai, neanche quando la vita ha continuato a picchiare duro.
Mai.
Il nostro Nonno credeva nei sorrisi nell'amore e nelle mani.
Ci ha creduto sempre e ci ha insegnato a crederci.
Il nostro Nonno non ha mai permesso al suo cuore di ospitare la bruttura. Il nostro Nonno credeva alle favole
 Ecco perché Guido porta il suo nome

E poi il nostro Babbo.
Quanto ci manca il nostro Babbo.  Quanto lo pensiamo in questi giorni.
Quanto che non lo possiamo né sappiamo dire .
Avremmo tanto bisogno di parlare con Lui, di sentirci dire che tutto finirà..o semplicemente di stare lontani e vicini, in  silenzio a guardare sbocciare un fiore o germogliare un melo..o a domandarci se ci siano sforacelle nel bosco
A guardare Pippi la somara o Topi il cane o, immaginare un gioco da costruire per il suo quarto nipotino
...lontani e vicini con Guido ad imparare la vita...
Pensarlo oggi e stringere forte Guido,dicendogli che finirà
Guardare con Lui una quercia e dirgli anche il tuo splendido nonno la guarda..tutto finirà
Con il nostro Babbo vicino ci siamo sempre sentite al sicuro.
Non abbiamo mai avuto paura nemmeno quando è arrivato dicembre a portarcelo via.
Con lui abbiamo sempre sentito la vita vivere.
Sempre.
Lui credeva nella vita anche quando sembrava impossibile crederci e le sue mani ce lo sapevano dire..in silenzio in quel dicembre intrecciava ghirlande, ci diceva come piantare rose nelle patate per vederle nascere a primavera, ci spiegava il potere degli alberi e lo faceva sorridendo.
Il nostro Babbo amava la vita e ci credeva. Le sue mani lo facevano.
Con un sorriso anche quando a noi scendevano lacrime.
Il nostro Babbo credeva nella poesia della vita.

Oggi che è la festa del papà noi stringiamo forte il ricordo dei nostri due babbi ..E facendolo li raccontiamo a Guido
Gli raccontiamo che la bellezza è nei dettagli, che nei sorrisi c'è la speranza, che le favole salvano,se ci credi e che le mani,quando credono nei sogni , tessono vita.

Oggi che è la festa del papà pensiamo a loro e di loro raccontiamo a Guido ed al suo Babbo che
è e saprà essere una quercia.