le fatescappate




Le fate scappate è un piccolo mondo tra montagne e boschi incantati dove,con carte,stoffe,perline e merletti ,le fate danno vita ad allegre magie...


Montese.Modena.Italy

giovedì 29 settembre 2016

il brillare degli occhi



era inizio estate quando una ragazza con gli occhi brillanti 
ci chiese 
una piccola magia per la sua festa di nozze

...

una piccola magia,
un piccolo tocco
per sparger polvere di gioia 
...





la notte prima della festa,
come spesso accade nelle favole,
 le bacchette hanno preso ad agitarsi nell'aria

:
un fiocco,
una bacca,






un candelabro,
confetti,
 funghetti,
 pesche
e
tante
tante
tante
mele 
comparivano 
qua e là










































e
la piccola magia era fatta

ed
anche
se
 la notte ancora scendeva a far addormenter la valle

lassù
alla
"locanda  Corte di Albereto"

incantevole luogo,
tra i castagni dell'Appennino del Frignano


la nostra piccola magia aspettava l'arrivo 
di loro,
gli sposi,
Oana e Silvano





le fate,
 a
 loro,
augurano 
tanta magia e tanta gioia
e
a loro dicono
GRAZIE
per quel brillare
e
per aver pensato a noi
...










e
 un grazie davvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvero enorme
a la fata "dea"
che con la sua bacchetta
nell'ombra velocemente si muove
:
grazie
grazie
grazie




sabato 10 settembre 2016

i ricordi, i colori, una sella e cesti da riempire


ogni anno,
in questi giorni partiamo per cercare i colori della dolcezza
di nuovi progetti
e
forse dei ricordi
...

ogni anno
noi ed il nostro destriero
ci mettiamo in viaggio
...
e quando la pianura si distende  davanti a noi,
e quando l'Appennino si arrotola e srotola in noi
la mente va
:
capriole nel tempo 
nuovi progetti e ricordi
pensieri distesi
che si arrotolano e srotolano




un mattino di sole lento,
sole dolce e polveroso d'estate
come sa capitare a volte tra queste valli.
un prato che scende e diventa orto,
un noce maestoso,
un nocciolo frondoso,
un pesco dalla polpa scura, intensa, amaranto,
una vite,
forse un ciliegio
ricordi come il sole
lenti, polverosi

una sedi di paglia, vecchia e rotta,
un coniglio, un'Apecar arancione mattone,
file di piselli, tunnel di  fagioli



zucche, carote e pomodori
e
le patate

pantaloncini corti e piedi nudi
 il sole dolce sulla pelle
e quella luce polverosa ad accompagnare 
i minuti ed il lavoro
ognuno di noi impegnato nel suo lavoro
tutti insieme per prender parte a quel miracolo che poi avremo potuto toccare
"fruttodella terra, dell'amore e del lavoro dell'uomo"

pantaloncini corti e piedi nudi
:
giocando imparavamo l'amore

cic cic cic
due sassetti in mano
saltellanti tra le piante di patate
cic cic cic
saltellanti in cerca di dorifere
cic cic cic
saltellati picchiando i sassetti

cic 
cic
cic

in attesa della pausa dal lavoro,
in attesa di sederci all'ombra del nocciolo,
tra le gambe del nonno a nasconderci,
in braccio alla nonna per scatenare
un qualche "fededio"
sgranando un baccello,
sbocconcellando una pesca o un chicco d'uva,
con le mani dipinte dalla terra
 ad ascoltare
di avventure a cavallo,
a confrontare i raccolti e le annate
ad aspettare il passare delle ore
assaporando la terra






il nostro autunno,
i nostri colori
e
altri cesti da riempire


giovedì 8 settembre 2016

autunno


domandiamo scusa per il lungo silenzio,
ma a volte accade,
ed ancor più d'estate
...
accade quando le giornate si aluungano ed il tempo, 
le ore,
 diventano piccine picciò,
accade che il tempo diventi mani che giocano, chiacchiere,  sorrisi e pranzetti
accade che le parole diventin voce
anzichè inchiostro o caratteri 
accade, come oramai anche voi sapete 
che le fate di tanto in tanto siano presenti altrove
...
ma poi arriva settembre
e lo senti nell'aria il profumo, 
e lo vedi nel sole il colore 
...
ma poi arriva settembre 
noi torniamo
 e 
nello stesso medesimo istante 
partiamo
 ...
partiamo per cercare
in questo meraviglioso mondo
 che si emoziona ed arrossisce 
i colori che ci faranno inventare nuove possibilità


"..Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull' età,
dopo l' estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità...
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità...  "
-Francesco Guccini-

ed
 anche questa volta
 siam partite
e
partendo  ci siamo sedute
in riva ad un lago,



incantate dalla lentezza
e
dalla dolcezza di un'acqua per una volta non tumultuosa, 
non indaffarata

ci siamo sedute
ed abbiamo lasciato che quell'acqua tranquilla
 si impadronisse di noi

donandoci nel suo lento cullare
nuova linfa
e
nuove parole,
storie
entrate nel cuore,
ora parte di noi
...





ed
 anche questa volta
 siam partite
...
e
tornate sui nostri monti 
e
qui quel silenzio è divenuto scintilla
e
colore
e
respiro
e
vita
e
possibilità














ed
 anche questa volta
 siam partite






ma questa è un'altra storia,
che ricominceremo a raccontare da domani