le fatescappate




Le fate scappate è un piccolo mondo tra montagne e boschi incantati dove,con carte,stoffe,perline e merletti ,le fate danno vita ad allegre magie...


Montese.Modena.Italy

martedì 26 aprile 2016

25aprile : nulla è scontato

che bel giorno,oggi!

il cielo blu,
il sole,
l'aria frizzante
e
la neve
...
e
quelle semplici parole:
Buongiorno,  Buon 25aprile
Buona Liberazione! 

oggi, che bel giorno!

Ci son giorni che fan sorridere,piangere, sperare, emozionare ed arrabbiare
Giorni che non si possono dimenticare,
mai in nessun giorno

giorni in cui i ricordi si confondono con le lacrime ed i sorrisi 
giorni in cui lo senti , lo capisci che nulla è scontato.

nulla è scontato,
nulla, 
neppure decidere di andare via,
 in città,
 per incontrare un'amica che non si vede da tanto,
nulla è scontato.
non è ovvio alzarsi e poter decidere cosa fare,
non è scontato 
non aver paura delle bombe,
non aver paura di morire,
non è scontato non dover tremare,
non dover scappare
non doversi nascondere
non è scontato poter scegliere 
non è scontato potersi sedere al tavolino di un bar, davanti ad un caffè, 
con il sole che leggero sfiora il viso ,
sedersi 
in un giorno di aprile 
al tavolino di un bar a parlare di Bertoldo e di un bonsai, 
di amori e politica.

non è scontato non provare paura nel farlo.
non lo è


e mentre passeggiavamo,
 con lei,
 in questa bellissima città,
che nel cuore sentiamo la nostra città,
 nella nostra mente passa un pensiero veloce
...
no,non è scontato,
no, non lo è
...
passa un pensiero veloce, 
cambian i colori,
la mente da questa Bologna ridente,
per un attimo se ne va
...
la mente fa un salto indietro
a 71 anni fa, o quasi 

 
 no, nulla è scontato .

e la mente,
 per un attimo,
 li vede quei palazzi feriti, distrutti, 
bombardati

e
 scappa,
da lì,
la mente scappa via veloce da lì,
più in fretta che può
 se ne va,
butta due stracci nella borsa ,
saluta gli amici, i parenti
 e 
scappa
non può stare lì,
non può


scappa via,
 la mente piena di paura
via  se ne va,
se ne va dove crede di trovare pace o almeno un brandello di essa, 
dove non bombardano con tale forza,  
dove forse la guerra è un pò più lontana

http://www.forlitoday.it/~media/base/59125115245772/sfollati-seconda-guerra-mondiale-forli-liberazione-big-beta-2.jpg 
via, via, via
via, via, via
via da qua
...
e la mente,
da Bologna se ne va,
e
vola
vola tra i monti dell'Appennino
vola in un luogo da noi visitato in un giorno di sole,,
in un giorno di aprile,
in un giorno di musica e festa
qualche anno  fa
...
ma non c'è musica, non c'è festa, non c'è gioia
nel volo di oggi
...
nel volo di oggi ci sono sgomento e paura
e,
 come in un film ,
ci sono una chiesa, alcuni casolari, un bosco ...
come in un film
c'è Marzabotto
...
 
 
 
ci sono quelle borse frettolosamente preparate,
le valige degli sfollati,
fuggiti da questa bella città,
per cercare riparo dalle bombe
 e
dalla guerra 

ma non c'è musica, non c'è festa, non c'è gioia
in questo volo
tra questi monti, 
divenuti ancora una volta,
trappola,
in questo film

c'è sgomento,
c'è
paura
e
ci sono loro  
loro, 
maledetti uomini neri
e
c'è lei,
la morte
 
 
"erano le nove del mattino di quel 29 settembre 
-ha raccontato Lidia Pirini che allora aveva 15 anni-. 
Sentimmo gli spari,vedemmo il fumo degli incendi, ci rifugiammo in chiesa ...
don Marchioni cominciò a declamare il rosario...
gli spararono ai piedi dell'altare...
quando loro entrarono volsi lo sguardo, avevo paura di guardarli in faccia... dentro tutti urlavano, specie i bambini...
ci incolonnarono e ci portarono al cimitero, scardinarono il cancello con i fucili perchè non riuscivano ad aprirlo...
ci ammucchiarono tra le lapidi e le croci di legno, si misero in ginocchio per prendere la mira, sparavano con mitra e fucili.
Fui colpita alla coscia destra, svenni per il dolore...
Quando mi ripresi, mi accorsi che addosso a me c'erano degli altri.
Erano morti e non mi potevo muovere. 
Avevo proprio sopra un ragazzo che conoscevo, era rigido e freddo...
Venne la sera, venna la notte... intorno a me sentivo i lamenti di alcuni feriti...
Passò tutto il giorno dopo, sino al pomeriggio.
Finché arrivò un uomo a cercare i familiari .
lo chiamai e i mi venne vicino. " Tutti morti", disse, "moglie e figli, tutti morti" .

" ci fecero uscire, loro si erano messi ai lati della porta e facevano venir fuori tutti. Li picchiavano, ridendo, mentre passavano in mezzo...
Io e Giorgio riuscimmo a fuggire verso il bosco... da lì potevamo vedere quel che accadeva tra le tombe... Aprirono il fuoco e gettarono anche delle bombe a mano. Sparavano molto in basso per colpire i bambini..."
-Elena Ruggeri-
A Marzabotto tra  il 29 settembre ed il 5 ottobre del 1944
morirono 
novecentocinquantacinque persone
   216 bambini
316 donne 
172 ultrasettantenni
251 uominisenz'armi
 


 
sì,
la mente da questa Bologna ridente,
per un attimo se ne va
...
e
 nel silenzio che  per un attimo ci coglie
nel ricordare
quell'angolo d'Appennino 
nella mente passa un'altro film

vediamo altre borse riempite alla rifusa,
altri uomini
 altre donne 
altri bambini
non c'è l'Appennino 
ma 
il mare,
uomini che oggi fuggono come noi fuggimmo,
uomini che ancora OGGI fuggono
da guerra
e
da fame
anche loro, a volte,
in fuga 
da uomini neri
e
pensiamo al vento nero che a volte li accoglie
...

ma 
non è
un film 
non lo fu allora,
non lo è
ora.
"non è stato un film, 
qua davvero lo vedi
che
non è stato un film"
così, qualche tempo fa ci disse un'anima cara,
 scendendo dal monumento di Sant'Anna di Stazzema
...
non è stato 
e
non è un film
ed 
oggi
non è
non è
non è
 scontato
ed oggi, in questo giorno bellissimo,
altre parole ci vengon in mente
 


nulla è scontato.
un giorno a Bologna non lo è.
la libertà non lo è.
la pace non lo è.
la vita non lo è .

e

 serve memoria

servono i racconti

servono le parole

servono preghiere

serve la rabbia feroce

serve l'amore

serve il bisogno di andare sempre e comunque,
come la nostra mamma ed il nostro babbo ci ripetono da sempre


serve il ricordo
 teso verso il futuro


perchè
finalmente
quel che successe
71 anni fa
smetta di succedere

buon 25 aprile






giovedì 21 aprile 2016

ecco perché



a volte, ci viene chiesto 
perchè
...
perchè passiamo ore ad incollare,
infilare,
piegare,
immaginare
...
perchè non ci importa se le lancette della sveglia parlan dell'una od un pò di più 
...
perchè non sappiamo fermarci
...
perchè non possiamo annoiarci
...
 perchè anche se a volte siam stanche,
ed
i nostri occhi ci fan assomigliare 
 più ad un panda
 che ad una fata,
 non sappiamo fermarci
non possiamo annoiarci
...
perchè viviamo tutto ciò come un gioco,
un gioco al quale non ci stanchiamo mai di giocare
...


sì,
a volte ci vien chiesto perchè
perchè?
perchè?
perchè?


perchè ci son giorni come questi,
ecco perchè

perchè
ci son
giorni in cui il sole splende,
ed
un sogno chiama

 perchè
sogni
fanno volare
sorridere i cuori

perchè
non c'è nulla di più
bello
del viso 
di 
un'anima 
quando  il suo sogno si realizza


perchè
i sogni son vita
e
conquista

perchè
i sogni son sogni,
 e
poco importa cosa si sogna,
quel che conta è l'energia che si sprigiona dal sognare


i sogni son desideri
(l'ha già detto qualcuno?),
ed
i desideri son carezze


noi che siam
 un pò fate un pò streghe
amiamo
sogni
ed
in tutti
i sogni che ci sfiorano,
noi 
troviamo
 il perchè
per rispondere
a
tutti quei perchè

...



questo
è
il sogno di Franca,
i sogno della sua vita.

il sogno di Franca
un sogno per la sua casina.




tende 
semplici e preziose,
lino e magia
per arredare con cura 
salotto,cucina
 e 
camera da
letto










 







teli e scenografia,
bagliori e delicate trame
per 
la stanze delle chiacchiere
dell'immaginazione


 










ecco perchè,
perchè ci son giorni come questi,
dove nel sorriso di un'anima
e
nei suoi occhi che si inumidiscono di gioia
trovi la risposta,
la stanchezza
che
il corpo percepisce
la mente 
 dimentica


un sogno si è realizzato
importa qualcosa d'altro???







sì,
un'altra cosa conta
un'altra parola
:
GRAZIE

grazie a Valentina,per aver parlato di noi

grazie al FerramentaioNicola, per averci supportato con trapani bastoni, viti  e pazienza

GRAZIE alla nostra MeravigliosaZiaFataGabriella  
per i suoi punti esperti e pazienti

Grazie a Franca per averci affidato il suo sogno  

e
grazie alla fantasia

mercoledì 20 aprile 2016

domani è già lì che aspetta


sì, 
domani è già lì che aspetta 
...
e
se il sole non si nasconde,
se l'aria continua a solleticare i pensieri
ed
i cuori,
se i sogni si faran veri,
domani
magari
"si potrebbe quasi mangiare fuori"


per uscire,
per sorridere alla primavera 
magari,
chissà,
si potrebbe aprir l'armadio delle Fate,
e
cercar qualcosa
che racconti 
di noi,
che ci accompagni in quell'uscita
e
in quel giorno da divenire,
pieno di ricordi da costruire
...

ed 
allora,
ecco qua,
 quello che nella  nostra gita di ieri ,
immaginando il domani,
abbiam incontrato
ed immaginato per quel nostro armadio
...


:


jeans a palazzo leggeri leggeri
una t-shirt un pò fata un pò strega
ed
 un foulard rosso e bianco
:
una gita al mare,un pomeriggio in città
o
un tramonto romantico?
:




mmmh,
se invece indossassi un gilet,
e
se la t-shirt
parlasse
dei 
mie amici?

ancora,
in realtà,
non ho ancora deciso cosa indosserò
...
 



una maxi maglia rossa e lamè,
ed una collana vagamente etnica
o
un abitino un pò vintage, un pò navy 

:
 
forse forse forse
 ancora di preciso non so 
cosa indosserò,
 per l'aperitivo di stasera
con le amiche 
:


 




se invece il ricordo 
ancora da immaginare
fosse
un ricordo romantico,
una cena con lui
...
bhè,
ecco
potrebbe essere un leggero vestitino nero,
che svela un cuore che sorride
al soffio del vento di primavera
e
magari
una giacchina rossa
che dietro al suo aspetto rock,
 nasconde una ballata
...
:
 









 
 ricordi da costruire e giorni da immagiare
colori 
di primavera su abiti e foulards
...











martedì 19 aprile 2016

non siamo scappate.....








 dopo tuuuuuuutto questo tempo da dove partiamo?
è un pochino complicato
...
poche parole e tante immagini 
per raccontare i sogni che speriamo di aver aiutato
a realizzare


in tuuuuuuuuuutto questo tempo

un pizzico di magia per donare un sorriso

sorriso 
che voi 
ci avete sicuramente donato





 quindi solo presentazioni,
oggi
...
le storie da domani
...
lo promettiamo,
davvero,
siam state sgridate,
avete ragione,
non si fa così,
scusateci 




 quindi solo presentazioni,
oggi
...
le storie da domani
...
lo promettiamo






sfilano sulla passerella
:

tanti piccoli piedini di fimo
dolci cuoricini 
per 
gli inviti
al 
Santo Battesimo 
di
Diego













e
 tante farfalle
volan gioiose
tutt'attorno ad un castello
di pannolini
:
è arrivata Anneli !!!






mentre tutto questo accade
un'altro sogno si realizza,
Laura si è
laureata
e ha chiesto alle fatine 
di raccontar di sogni
nelle sue bomboniere




anche Andrea si è laureato
e mentre lui realizzava un sogno 
qualcun'altro
un'altro
gliene ha regalato
...
e
noi con le nostre cartine abbiam avuto l'onore di raccontarglielo,
un mini album dei ricordi per un magnifico viaggio











 e 
qualche sogno lo abbiam tenuto per noi
...
piedini danzanti,cuori emozionati,
farfalle volanti
viaggi cosmici
sogni di 
gioia infinita 
e
ritmo 
 e
 vitalita
















 questa
è 
una piccola parte di quel che è successo

ma 
oggi
è
un nuovo giorno 
domani 
è
già
lì che aspetta


















ancora una cosa,
un piccolo dono che oggi ci siamo fatte 
che desideriamo donare:




Gracias a la vida

“Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me dió dos luceros, que cuando los abro
perfecto distingo, lo negro del blanco
y en el alto cielo, su fondo estrellado
y en las multitudes, el hombre que yo amo

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me ha dado el oído, que en todo su ancho
graba noche y día, grillos y canarios
martillos, turbinas, ladridos, chubascos
y la voz tan tierna, de mi bien amado
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me ha dado el sonido, y el abecedario
con el las palabras, que pienso y declaro
madre, amigo, hermano y luz alumbrando
la ruta del alma del que estoy amando
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me ha dado la marcha, de mis pies cansados
con ellos anduve, ciudades y charcos
playas y desiertos, montañas y llanos
y la casa tuya, tu calle y tu patio
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me dió el corazón, que agita su marco
cuando miro el fruto del cerebro humano
cuando miro el bueno tan lejos del malo
cuando miro el fondo de tus ojos claros
Gracias a la vida, que me ha dado tanto
me ha dado la risa y me ha dado el llanto
así yo distingo dicha de quebranto
los dos materiales que forman mi canto
y el canto de ustedes, que es el mismo canto
y el canto de todos, que es mi propio canto
y el canto de ustedes, que es mi propio canto”.
—————————————————-
Traduzione.
“Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato due stelle che quando le apro
perfetti distinguo il nero dal bianco
e nell’alto cielo il suo sfondo stellato
e tra le moltitudini l’uomo che amo.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato l’ascolto che in tutta la sua apertura
cattura notte e giorno grilli e canarini
martelli turbine latrati burrasche
e la voce tanto tenera di chi sto amando.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato il suono e l’abbecedario
con lui le parole che penso e dico
madre, amico, fratello luce illuminante
la strada dell’anima di chi sto amando.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato la marcia dei miei piedi stanchi
con loro andai per città e pozzanghere
spiagge e deserti, montagne e piani
e la casa tua, la tua strada, il cortile.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato il cuore che agita il suo confine
quando guardo il frutto del cervello umano
quando guardo il bene così lontano dal male
quando guardo il fondo dei tuoi occhi chiari.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato il riso e mi ha dato il pianto
così distinguo gioia e dolore
i due materiali che formano il mio canto
e il canto degli altri che è lo stesso canto
e il canto di tutti che è il mio proprio canto.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto”.


Violeta Parra

Mercedes Sosa