le fatescappate




Le fate scappate è un piccolo mondo tra montagne e boschi incantati dove,con carte,stoffe,perline e merletti ,le fate danno vita ad allegre magie...


Montese.Modena.Italy

martedì 30 aprile 2013

firenze - bertocchi




 Oggi, martedì...
e come quasi tutti i martedì :
Suona una sveglia in lontananza...
una stiratina veloce e giù dal morbido giaciglio...
con stupore assonnato,un messaggio di una Medieval Fatina ci dà il buon giorno
e
pronti, partenza via ...

Nubi salgon verso le montagne, dove campi in fiore salutano il viandante,

vista da Bombiana
 mentre in terra toscana,
glicini intraprendenti si arrampicano su pini marittimi,


                                                                     e gli abeti son guardiani della vallata,
 le fate fan rientro col loro bottino....

ma poteva forse finire quì, un martedì da Fata?
No ,certo che no....
dovete sapere che c'è un altro posticino del cuore,
quì, tra i monti :
Bertocchi
e sabato, in questo angolo di mondo, ci sarà un  magica festa ....
Bertocchi

e nel loro piccolo,piccolo,piccolo, 
anche le fate hanno dato una manina per i preparativi.

                                                                          SEDIE
tante,tante,tante sedie
che si fan belle per  l'occasione
 un'energica lavata
 una sciacquata
 e un' asciugatina al sole,
 in attesa dell'evento
                                            
           

e dopo aver giocato con acqua e saponi 
con altre fate e stregoni ,
le viandanti si son incamminate per sentieri cari ...
la Chiesina


prugnolo selvatico


ombra di fata ?


incontro tra la primavera e l 'autunno

discese ardite


e  risalite

il fiume:il Panaro

la vecchia campana

San Geminiano

aria di casa
   
un martedì da fate.....




             

lunedì 29 aprile 2013

nebbie e viole

.....anche se le nebbie di aprile avvolgono le valli, 
ovattando montagne e colori ....




nella mente  delle Fate sbocciano fiori, 
e anche la nebbia di aprile diventa nenia, 
una poetica ninna nanna...


e tra le dita compare un giardino incantato...

se diventeranno allegri bijù o altri ninnoli, 
questo le Fate ancora non sanno...



nel frattempo vi raccontano come son nate le nostre viole di fimo:

Come spesso accade, 
due palline di fimo,ovviamente Viola, son diventate biscioline

dieci fettine per dieci petali

i petali, una volta modellati, son stati adagiati con uno stecchino su una piccola base rotonda,
supporto per la violetta

le sfumature son state immaginate grattando la superficie di una pallina di fimo giallo ocra e mattone



ed ecco nate le violette.......


" Ma Violetta, intimidita,
di apparir non ha il coraggio ed ammira un po' stupita un piccolo raggio."
-il bosco felice della famiglia babaloo TORNATE PRESTO RAGGI DI SOLE -




sabato 27 aprile 2013

pois e rose

Pois e rose...

rose in bianco e nero


rose e pois


a volte ,
quello che ispira Le fate,
è un Ciliegio in fiore o una piccola casina appesa ad un olmo...

e apparentemente non c'è un filo ad unire il tutto, ma  le mani iniziano a lavorare e 
e il risultato e un 'immagine romantica-retrò






e il vento ha ripreso a cantare...................

giovedì 25 aprile 2013

25 aprile


E' una storia che viene da lontano,questa, erano gli anni '40
E' la storia di due bambini che erano troppo piccoli,
quando questa storia cominciò, 
per ricordare tutto,
ma abbastanza grandi per ricordare attimi che sarebbero rimasti dentro di loro fino ad ora...
Ricordi a cui basta poco per iniziare a parlare, 
a volte è una sirena e la vedi la paura negli occhi, l'istinto di fuggire...
altre un castagno cavo,tanto simile a quello di allora, improvvisato rifugio per proteggersi dal cielo e da quelle cose che dal cielo cadevano giù...

Altre volte è un film
e allora capita di vedere per la prima volta una lacrima solcare il viso di quel bambino ,che oggi è il tuo babbo e di anni ne ha 76 e sentirlo dire :
 "era così ,proprio così .è dura perché ci son passato,le bombe cadevano così vicino da sfiorarti , quando io e la mamma andavamo a prender l'acqua. Noi un rifugio non l'avevamo,c'era una cantina semi sotterrata andavamo lì ...
e mio padre non poteva venire da noi,
era nei boschi , ribelle !
Quel giorno ?
E quel giorno,
vidi per la prima volta uomini con la pelle diversa dalla nostra ,
più scura,
camminare su per la collina...
ci diedero cioccolata,
forse era finita..."


E la bambina ,la tua mamma, che ricorda di più, o forse riesce a parlarne di più...
ricorda di corse per raggiungere i rifugi,
di amici ribelli nascosti nelle mangiatoie ,sotto al fieno 
di animali e materassi rubati a una donna sola con due bambine piccole.....

e la paura di quelle frasi dette da uomini, che dietro a quella parola ,ribelli,si nascondevano,
ma era guerra, 
e qua' è stata dura , 
e  la guerra è sporca 
e può capitare che vada a sporcare un po' l'unica cosa giusta che c'era da fare : ribellarsi



Quel giorno?
E quel giorno corremmo per chilometri nei boschi,

 la mamma, la mia sorellina ed io...
il babbo non c'era, 
sarebbe tornato solo in agosto quando oramai non ci speravamo più,
quel giorno lui era lontano,
in un campo di concetramento con un camino...
quel giorno,arrivammo alla Baldiola di sotto
c'erano altre persone,
il padrone di casa mi diede del latte, ma era denso e aveva un sapore acido,non mi piaceva, forse era yogurt, lui  era cecoslovacco ,e lo yogurt non lo avevo mai sentito...
pensa cosa ti rimane impresso...
e l'altra cosa limpida che ricordo erano le lenzuola bianche che vedevo sventolare alle finestre delle colline difronte...
lenzuola bianche che volevano dire 
forse è finita ..."



Ha un sapore strano questa giornata,
sa di lacrime e sorrisi,
sangue e polvere da sparo,
sentieri e castagneti,
yogurt e cioccolato...
Ha un suono strano 
di silenzio e ricordi.
Ha il sapore della conquista  
della LIBERATA'  
donata a quei due bambini 
e a tutti i bambini venuti dopo di loro...




le immagini sono tratte da " L'uomo che verrà " un film di Giorgio Diritti
e dai ricordi di un Bertocchi di un po' di tempo fa