giovedì 17 aprile 2014

libri,fiori e pennacchi





Questa mattina,quando abbiam aperto la porta,
  un mondo incantato ci ha sorprese,
e una vecchia canzone ha preso a suonare per noi :

" ...i fiori che hai dentro non farli morire,
ma lascia che s'aprano ai raggi del sole.
Il sole svanisce se pensi al domani,
il tuo paradiso forse hai nelle mani.
Un figlio dei fiori non pensa al domani."

-Un figlio dei fiori non pensa al domani. F.Guccini e Nomadi-

e ci siam dette : perché no?
Abbiamo cercato un libro,
 che sin da bambine, 
con il nostro nonnino,
 passavamo ore sfogliare
e l'idea è sbocciata tra le nostre mani :
 era un'idea pretenziosa,
voleva per sé attenzione e pazienza

ma le chiacchiere ... 
ah, le chiacchiere...

ed abbiam rimandato tutto all'imbrunire:
una tisana,un film...
ma la vita
 può forse andare come la immagini?
alle fate,raramente..
La nostra scatola parlante non è stata al gioco
e con le parole ci ha ingannate.
parole che con noi avevan  giocato tante bugie fa ,
quando eravamo fate fanciulle e con le parole sognavamo già.

Totem, Alessandro Baricco e Cirano de Bergerac ...

le mani son rimaste sospese in aria,
solo dopo avremmo ripreso a giocare,
solo dopo,
dopo aver cercato quel libro oramai consumato dalle letture e dai viaggi...
dopo averlo trovato,sfiorato,
dopo aver letto e  ripetuto, ancora una volta, quei versi :

" Astronomo, filosofo eccellente.
Musico, spadaccino, rimatore,
Del ciel viaggiatore
Gran maestro di tic-tac.
Amante -non per sé- molto eloquente
Qui riposa Cirano
Ercole Saviniano
Signor di Bergerac,
Che in vita sua fu tutto e non fu niente ! "

-Cirano de Bergerac. Rostand


solo dopo,
 aver fatto un inchino 
e nell'aria oscura 
sventolato il pennacchio nostro,
solo dopo abbiam ripreso a giocare 
ed i fiori a sbocciare
fino a diventar ciondoli,
un erbario da indossare:






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le fate lo sentiranno....